Come dovrebbe servire l’acqua un ristorante? Attenzione a questo dettaglio perché è fondamentale: è vietato per legge.
Andare al ristorante ad oggi, con i pezzi proibitivi visto il caro vita, può sembrare un’utopia specialmente in quelli che trattano carni e pesci un po’ più pregiati. Ciononostante, a volte si preferisce mettere da parte qualcosa durante la settimana per potersi poi concedere nel weekend un momento di puro relax. Il cibo non è solo elemento nutritivo fondamentale per il nostro sostentamento, ma anche un modo per condividere con chi vogliamo bene attimi di serenità e allegria.
Non da poco conto sono ad esempio i percorsi degustazione, presenti in molti ristoranti sia di lusso, sia stellati. Qui troviamo un’esperienza a 360° che coinvolge quasi tutti i sensi. Il gusto spesso viene associato alla vista e all’olfatto, in alcuni contesti persino con il tatto. Non dimenticandoci poi che al cibo è annessa anche quella del beverage, dove spesso ad ogni piatto viene associato una tipologia di vino, sia esso bianco e rosso.
Immancabile, ovviamente, è l’acqua che tra un pasto e l’altro può aiutare a sciacquare la bocca e a dissetarci nel caso in cui si percepisca sete. Ma sapevate che per legge il ristorante non può servirla in questo modo specifico? Si vede spesso in realtà, ma massima attenzione perché è vietato!
Come dicevamo, mangiare nel proprio ristorantino di fiducia non è mai sbagliato, specialmente se siamo ormai di casa. Gusteremo piatti sfiziosi, che forse comunemente a casa difficilmente potremo preparare, per non parlare poi di tutto il servizio, che è una coccola sia per noi, sia per chi ci accompagna, sia esso un partner o qualche amico. Anzi, con ogni probabilità andremo persino a scegliere dal menù qualche piatto da condividere insieme, vedi una frittura di pesce o un goloso antipasto.
Non si può tuttavia parlare di cena al ristorante senza un classico beverage, come ad esempio birra, vino, altre bevande, in base a ciò che desideriamo mangiare. Noi italiani su questo abbiamo regole quasi imprescindibili: con una pizza non può mancare la birra o la Coca Cola, con piatti di pesce vino bianco, piatti di carne o sugosi vino rosso. Ma l’acqua? Immancabile, certo, ma attenzione al modo in cui viene servita.
Fate caso a questo particolare dettaglio: quante volte vi sarà successo di averne ordinato una bottiglia, trovandovi poi servita una caraffa piena d’acqua? Questo può accadere nelle trattorie, nei ristoranti di paese, ma anche in alcuni del centro città. Sapevate però che questa pratica è assolutamente illegale e vietata? La legge in merito parla chiaro, bisogna somministrare al cliente solo acqua minerale di origine controllata, ben sigillata e con l’etichetta d’appartenenza dell’azienda.
Laddove l’acqua derivi da sistemi di filtrazione, va comunque segnalato sulla caraffa, sempre tramite etichetta, il metodo scelto, la derivazione e il fatto che sia, appunto, trattata. Stesso discorso per le acque gassate. In conclusione, se doveste notare acqua in caraffa senza alcuna dicitura, non preoccupatevi di rispedirla indietro ed eventualmente chiedere quella in bottiglia.
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