Cos’è l’overtourism e perché alcune mete non sono consigliabili per chi ricerca una vacanza più tranquilla? Ecco le destinazioni da evitare anche per chi va in vacanza a settembre.
Da qualche mese ormai, si fa un gran parlare di un fenomeno che forse nessuno si sarebbe mai aspettato di iniziare a percepire come un problema: l’overtourism. Se è vero che in tutte le cose serve moderazione, il discorso deve applicarsi anche al turismo. Quando una meta finisce col diventare estremamente inflazionata, si rischia, anche solo per i grandi numeri, che non tutti i turisti trattino il luogo di vacanza in modo dignitoso e rispettoso.
E ovviamente, più si è e più il rischio di incorrere in problemi del genere cresce. Sono diversi i casi segnalati quest’anno, in cui gli abitanti locali hanno intrapreso delle proteste contro i turisti che affollavano perennemente determinate città, come successo a Barcellona, rendendole invivibili sia come spazi che come prezzi. Per questo motivo, in questo articolo vi consigliamo alcune mete europee da evitare assolutamente, se cercate una vacanza più riservata e rilassante.
Dove non andare
La City Destinations Alliance, associazione incaricata di monitorare la situazione dell’affollamento delle mete europee, ha pubblicato il 20esimo City Report DNA che mette in luce i dati relativi al 2023, sulle mete più affollate di turisti. Come dato, è stato preso a riferimento il rapporto tra prenotazioni turistiche effettuate durante l’anno e numero di residenti della città presa in esame.
Al quinto posto della classifica, figura Porto, la seconda città più popolosa del Portogallo che ha raggiunto un rapporto di prenotazioni turistiche e residenti di 26,62, in salita rispetto agli scorsi anni, dato che viene però subito superato da un’altra meta portoghese, la Capitale Lisbona che tocca il dato di 28,02 pernottamenti per residente, anche qui dato in crescita.
Dal Portogallo, ci spostiamo proprio in Italia presso una delle mete turistiche più particolari e più discusse degli ultimi anni: Venezia, una località che fa tanto discutere sia per i costi elevati che la normativa che ha previsto l’introduzione di una tassa per l’ingresso presso il centro storico. La città italiana ha raggiunto il rapporto di 36 prenotazioni per ogni abitante.
Al secondo posto, troviamo una località croata ma non quella che ci si aspetta: parliamo infatti di Opatija che con poco più che 10mila abitanti, conta un rapporto di prenotazioni pro-capite di 126,54. A dominare la classifica però è una località della Costa Brava spagnola, estremamente apprezzata dai giovani soprattutto per via della vita notturna: Lloret De Mar, con un rapporto di 128,48 pernottamenti per ogni abitante.