Dove, come e quando è sorta la bellissima usanza tutta napoletana di pagare il caffè sospeso. I cenni storici ed i significati di una cortesia semplice ma profonda.
Il caffè sospeso è una delle peculiarità che ha reso famosa Napoli nel mondo, assieme a tutti gli altri fattori positivi ed anche a certi stereotipi sui quali chi insiste non si rende conto che stanno anche fuori dalla sua finestra di casa. Incentriamo il discorso soltanto sulle cose belle e spieghiamo come e quando è nato il caffè sospeso.
Per caffè sospeso si intende la consuetudine di lasciare il caffè pagato per il prossimo cliente, che sarà assolutamente uno sconosciuto. Se ne ordina uno per sé stesso ma se ne pagano due, con l’altro riservato al prossimo cliente. Che sarà felicissimo di questa sorpresa. Questa è una forma di cortesia ideata per migliorare la giornata delle persone coinvolte e che permette a chiunque, a prescindere dal ceto sociale di appartenenza, di potere gustare un buon caffè ed avere qualche minuto di piacere. Se vogliamo, si tratta un po’ del concetto narrato nella parabola del buon Samaritano.
L’argomento venne trattato anche da Luciano De Crescenzo, noto filosofo oltre che autore, attore e tanto altro. Lui realizzò un apposito libro dal titolo “Caffè sospeso” per l’appunto. Al suo interno De Crescenzo riportò dei resoconti relativi a questa tradizione made in Napoli in una finestra di tempo che andava dal 1977 al 2017. Ma questa usanza risale a diversi decenni prima.
È quindi un gesto di cortesia, e non solo un atto di carità. Il caffè al bar, bene o male, ce lo possiamo permettere tutti. Questo modo di fare è dunque volontà di volere condividere un piccolo piacere con gli altri. La sua origine risale agli anni Trenta, tra le due guerre mondiali.
Allora c’era molta più povertà a Napoli, e decisamente meno benessere. Per la classe operaia il caffè sospeso fu una sorta di benedizione. Chi viene a Napoli e poi va via, spesso parla agli altri descrivendo la grande accoglienza ricevuta. E questo è un modo per esprimere per l’appunto accoglienza, gentilezza e solidarietà. C’era stato un declino conosciuto da questa usanza, che però da una quindicina di anni a questa parte è ritornata in auge.
C’è anche qualche catena commerciale attiva nella ristorazione che ha sfruttato la cosa per fini promozionali, ottenendo grandi consensi. Per quanto riguarda il luogo esatto dove si pensa che il caffè sospeso sia nato, pare che si tratti del Gran Caffè Gambrinus, il più rinomato bar di Napoli. Fondato nel 1860, ha fatto da ritrovo per generazioni di intellettuali della città, a due passi dalla centralissima piazza del Plebiscito. E lì un anonimo della classe agiata pensò bene di ideare un semplice gesto che racchiude una grande generosità.
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