Borghi fantasma, questo è il più misterioso d’Italia: chi lo raggiunge ne resta scioccato

Nella natura incontaminata del territorio, si nasconde uno dei borghi fantasma giù affascinanti e spettrali di tutta Italia.

Sono luoghi spesso dimenticati e lontani dal mondo, dove il tempo sembra essersi fermato e l’aria risulta rarefatta. Il territorio italiano nasconde molteplici esempi di città e borghi fantasmi, abbandonati dalla popolazione, ma presenti nella loro bellezza decadente e millenaria.

Borghi fantasma, questo è il più misterioso d'Italia
Borghi fantasma: il più misterioso di tutti si trova in Italia – Italia-turismo-srl.it

Si tratta di paesi in cui la natura si è accanita in maniera spietata: oggetto di frane, terremoti o di imprese umane non portate a termine. L’Istat ha recentemente calcolato oltre mille esempi di borghi fantasma in tutto il territorio italiano, isole comprese. Ogni regione della penisola ne possiede più di uno e alcuni sono anche entrati nel mito e nella memoria comune.

Impossibile non parlare di Pentedattilo in Calabria, Poveglia vicino Venezia o Gibellina vecchia in Sicilia, le cui macerie sono state trasformate nella celebre opera di land art di Alberto Burri. Negli ultimi anni, in seguito alla riqualificazione del territorio, questi borghi sono pronti a vivere nella memoria dei nuovi visitatori affascinati dalla loro monumentale bellezza.

Borghi fantasma: scopri il più misterioso d’Italia

Tra i borghi fantasma più affascinanti del territorio italiano, non può mancare Palcoda nel comune di Tramonti di Sotto, in provincia di Pordenone. Immersa nel paesaggio delle Prealpi Carniche, questo piccolo borgo fantasma ospitava circa 150 persone le quali lavoravano nell’industria dei cappelli. Abbandonato sin dalla Prima Guerra Mondiale, nel corso del secondo conflitto mondiale, Palcoda divenne il rifugio per i partigiani.

Borghi fantasma il più misterioso d'Italia
Palcoda: il borgo fantasma più misterioso della penisola italiana (Foto Instagram @manuelpilotto2000) – Italia-turismo-srl.it

Il borgo è raggiungibile solo a piedi, camminando sul percorso fino alla parte alta della valle del torrente Chiarzò. Oggi il borgo è stato inghiottito dalla natura: solo la chiesa, restaurata nel 2011, spicca tra gli edifici mimetizzati. Dedicata a San Giacomo, l’edificio religioso svetta con il suo campanile nel mezzo delle valli e delle montagne, rendendo l’arrivo a Palcoda quasi surreale e spirituale. Nelle vicinanze di Palcoda, si nasconde anche Tamar, un secondo borgo fantasma vicino a Villa di Sotto.

Per gli appassionati dei luoghi, Palcoda e Tamar risultano essere mete perfette per viaggiare all’interno della storia del nostro Paese. Immergersi nel loro silenzio e nella loro quiete, permette ai visitatori di riflettere sul trascorrere del tempo, su alcuni eventi storici drammatici e sulla vita interrotta bruscamente dei suoi primi abitanti.

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