ADI, forse puoi rientrare tra gli ‘svantaggiati’ e averlo comunque: la lista

Forse anche tu potresti avere diritto all’Assegno di Inclusione ma non lo sai. Vediamo la lista completa di chi può ottenere l’aiuto

Come tutti ormai sappiamo, l’Assegno di Inclusione, dallo scorso gennaio, ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza. Il Governo di Giorgia Meloni, infatti, con la legge di Bilancio 2024 ha deciso di cancellare definitivamente il vecchio sussidio nato durante il primo Governo di Giuseppe Conte e fortemente sostenuto dal Movimento Cinque Stelle.

assegno di inclusione, a chi spetta
Potresti avere diritto all’Assegno di Inclusione e non lo sai/Italia-turismo-srl.it

Il nuovo Assegno di Inclusione ha lo stesso importo del vecchio Rdc: 500 euro al mese più altri 280 euro per i nuclei familiari che vivono in affitto. Può essere erogato per 18 mesi e poi, dopo una pausa di un mese, può essere prorogato per altre 12 mensilità.

Ma questo nuovo aiuto ha una grande differenza rispetto al vecchio Reddito di Cittadinanza: non si rivolge a tutte le famiglie con reddito e Isee bassi. Per averne diritto è indispensabile fare parte di determinate categorie: minorenni, persone che hanno già compiuto 60 anni oppure disabili con invalidità certificata pari almeno al 74%.

E’ stata successivamente aggiunta una quarta categoria di soggetti che possono fruire di questo sussidio: gli “svantaggiati”. Siccome il termine è piuttosto ambiguo, molte persone potrebbero avere diritto all’aiuto senza saperlo.

Assegno di Inclusione: ecco chi ne ha diritto

Probabilmente potresti avere diritto all’Assegno di Inclusione ma non lo sai e, per questo, stai perdendo un mucchio di soldi che, invece, ti spetterebbero. Oltre alle categorie dei “non occupabili” infatti, possono ottenere l’aiuto anche i cosiddetti “svantaggiati”. Vediamo chi sono.

chi sono i soggetti svantaggiati
Se rientri tra i soggetti “svantaggia” ti spetta il sussidio/Italia-turismo-srl.it

Come anticipato, per ottenere l’Assegno di Inclusione, è necessario soddisfare diversi requisiti. In primis l‘Isee che non deve superare i 9360 euro e il reddito che deve essere entro 6000 euro l’anno. Ma non solo: all’interno del nucleo familiare deve esserci almeno un soggetto “non occupabile” cioè un minorenne o un disabile con invalidità pari o superiore al 74% o una persona che ha già compiuto 60 anni.

Oltre a queste categorie, però, il Governo di Giorgia Meloni ha stabilito che a fruire del sussidio possono essere anche soggetti “svantaggiati”. Ma chi rientra in questa categoria? Con il termine “svantaggiati” s’intendono persone prese in carico dai servizi socio sanitari. Dunque rientrano in questa categoria:

  • persone con disturbi mentali o dipendenze patologiche;
  • soggetti disabilità certificate almeno al 46%;
  • vittime di tratta e vittime di violenza di genere;
  • ex detenuti;
  • persone senza fissa dimora;
  • neo-maggiorenni che vivono fuori dalla famiglia di origine per provvedimento delle autorità.

Anche a costoro, dunque, spetta l’Assegno d’Inclusione. Ricordiamo che possono ottenere il sussidio non solo gli italiani ma anche extracomunitari con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. In questo caso è richiesta la residenza in Italia da almeno 5 anni di cui gli ultimi 2 in modo continuativo.

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